sabato 27 novembre 2010

Al bando i jeans che uccidono


Tratto da: Peace Reporter del 26.11.2010

Sarà lanciata ufficialmente sabato 27 novembre, a Istanbul, la campagna internazionale di sensibilizzazione per l'abolizione della sabbiatura nella produzione di jeans, che solo in Turchia ha ucciso 46 operatori negli ultimi anni e stime prudenti indicano che oltre 5 mila persone sono a rischio.
Il processo di schiaritura del denim che avviene attraverso l'applicazione di sabbia sparata ad alta pressione tramite dei compressori. Questa tecnica, eseguita manualmente, permette di raggiungere un look "sbiancato", ma al contempo disperde nell'aria una quantità enorme di silice, un componente presente nella sabbia altamente tossico. Le decine di organizzazioni internazionali che hanno già aderito alla campagna denunciano i rischi gravi per la salute dei lavoratori che utilizzano questa procedura: rapporti medici dimostrano che gli addetti alle operazioni di sandblasting possono sviluppare una forma acuta di silicosi (malattia polmonare non curabile e potenzialmente letale) in soli 6-24 mesi di lavoro, a fronte dei 20 anni di incubazione riscontrati nel settore minerario.
La situazione, poi, è ulteriormente aggravata dalle condizioni di partenza di questi lavoratori, nella maggior parte dei casi giovani migranti, spesso donne e bambini, che, oltre ai seri problemi di salute, devono anche affrontare la mancanza di assistenza e di risarcimenti che sono indispensabili per far fronte alle cure mediche e alle difficoltà economiche derivanti dalla malattia.

venerdì 12 novembre 2010

Negozio temporaneo Sassuolo

Lo scorso 23-24-25 ottobre i Gas della Val di Secchia (Gas Sassuolo, Gas Fa Quel, Gastellarano 238) hanno allestito un negozio tessile con scarpe Astorflex, vestiti EquixEden.
Anche le camicie INvestiRE erano presenti e sono state presentate in anteprima ai gasisti che per tre giorni hanno avuto la possibilità di fare acquisti critici nel campo del tessile/abbigliamento.
Anche il Gassp di Reggio Emilia ha allestito nei propri locali un'esposizione temporanea per dare la possibilità di far circolare informazioni, prodotti e idee ma soprattutto sostenere il nostro progetto.

Ecco le foto scattate a Sassuolo.


domenica 24 ottobre 2010

So Critical So Fashion


Per approfondimenti: www.criticalfashion.it

Si è tenuto a Milano dal 27 settembre al 2 ottobre, “So critical so fashion”, il primo evento di moda critica in Italia.
Una settimana di moda critica, indipendente, etica e verde, dove moda e consumo critico si incontrano per definire il nuovo stile estetico che è anche il nuovo stile di vita.
Il progetto ha ospitato piccole imprese di qualità e attente all’ambiente, giovani marchi indipendenti dalla sartorialità ricercata e ricca di storie, progetti stilistici socialmente responsabili che fanno tendenza e innovazione.
Il progetto prende vita dalla consapevolezza che il sistema moda ha bisogno di nuovi valori e nuove pratiche, deve corrispondere ai bisogni sociali ed ambientali contemporanei e quindi non può non liberarsi dalle imposizioni novecentesche del marketing e del consumismo.

lunedì 18 ottobre 2010

A proposito dell'operazione Zhong Guo



Tratto da CGIL Camera del Lavoro Territoriale del 24.06.2010
di Franco Ferretti (segretario Camera del Lavoro di Reggio Emilia)


L'operazione "Zhong Guo" realizzata nei giorni scorsi dalla DIA a Reggio Emilia ed in altre località italiane contro decine di laboratori clandestini cinesi deve fare suonare, per l'ennesima volta, un serio campanello d'allarme anche nella nostra città.
In questi anni più volte la Camera del Lavoro ha denunciato le gravi violazioni del diritto del lavoro (sfruttamento del lavoro minorile, mancato rispetto delle più elementari norme contrattuali su orari di lavoro, retribuzioni salariali, 626, ecc.) che hanno spesso luogo nei laboratori tessili clandestini cinesi.

mercoledì 13 ottobre 2010

Mariella Burani Fashion Group - storia di un crac


Venerdì 22 ottobre ore 21 c/o Libreria Infoshop Mag6, via Sante Vincenzi 13/a Reggio Emilia

Presentazione del libro di Stefano Campani e Paolo Pergolizzi alla presenza degli autori.
Gianfranco Riccò dell'Associazione Aprile ne discute con gli autori.


Chi sono i Burani e perché sono finiti in galera?
Walter Burani e Mariella Arduini hanno iniziato mezzo secolo fa, a Cavriago di Reggio Emilia, a produrre vestiti per bambini con Selene. Eravamo negli anni Sessanta e, all'epoca, fu una grande intuizione perché i vestiti per i bambini praticamente non esistevano. Mariella inizia a vestire la donna negli anni Settanta ed è da lì che inizia la storia di Mariella Burani Fashion Group, con il suo stile inconfondibile che si ispira alle mondine che Mariella vedeva partire per i campi quando era bambina e all'attrice Anna Magnani.

venerdì 1 ottobre 2010

Pronti a partire


L'unione fa la forza e ce la stiamo mettendo tutta ...

Lo scorso lunedì 27 settembre i referenti dei Gas reggiani e una rappresentanza modenese si sono incontrati a Bibbiano nella sede della Cooperativa Sociale C.R.M. per parlare degli ultimi dettagli del progetto INvestiRE.

Per somma gioia della componente femminile dei Gas, sono stati scelti i modelli della camicia donna e le taglie.

Sono state due ore di lavoro intenso e divertente, consci di essere i protagonisti di un progetto fatto di relazioni che si uniscono proprio come la trama del tessuto delle nostre camicie.

domenica 26 settembre 2010

Penuria di cotone


tratto da: Terra Terra, il manifesto del 25.09.2010 di Marinella Correggia


Allarme cotone. Tre dei quattro maggiori produttori mondiali - Cina, Usa, India e Pakistan forniscono il 70% del totale - sono funestati da rovesci climatici. 
Molti campi in Pakistan sono azzerati dalle alluvioni. 
La Cina (che è anche la principale consumatrice mondiale in quanto «fabbrica del mondo») è colpita dalla siccità. 
Quanto all'India (la principale esportatrice mondiale), il suo cotone è minacciato da una stagione monsonica insolitamente lunga; del resto il paese già in passato ha annunciato una riduzione delle esportazioni per evitare carenze di materia prima all'interno. 

Il libro consigliato



Guida ai vestiti solidali, biologici, recuperati: per conciliare estetica ed etica nel proprio guardaroba

È l’ora del cambio di stagione. Questo libro è un prezioso vademecum per rinnovare il guardaroba, coniugando lo stile con il rispetto per l’ambiente e le persone. Una trama che prima svela l’iniquo sistema delle multinazionali tessili e poi spiega i criteri per fare la rivoluzione nel proprio armadio. Per passare dal dire all’indossare trovate qui indirizzi di 100 realtà -produttori, negozi e siti web- con abiti e accessori equi e solidali, biologici e naturali, riciclati o riusati in modo creativo.

Deborah Lucchetti ex operaia e sindacalista, esperta di lavoro, diritti umani, globalizzazione e fair trade. Presidente di Fair -cooperativa sociale.

Costa 4,50 euro ed è disponibile c/o la libreria Infoshop Mag6 a Reggio Emilia in via Sante Vincenzi 13/a. 

venerdì 20 agosto 2010

Ecco una foto della Cooperativa Sociale CRM nel laboratorio di assemblaggio ... un saluto da Giò e Simona.

Cooperativa sociale C.R.M.

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La neo-cooperativa sociale C.R.M. di Barco di Bibbiano (RE) entra a far parte del progetto INvestiRE, cuciranno le camicie fatte con il tessuto del commercio equo e solidale prodotto dagli artigiani indiani della rete Weavers Wheel!!!

Il nuovo laboratorio di confezionamento di prodotti tessili è stato aperto a luglio 2010 nel centro del paese di Bibbiano e sta già diventando un punto di riferimento per la comunità locale: piccole riparazioni, servizio di stiratura indumenti, confezioni di tende e asciugamani.

Saranno loro a produrre le camicie dei Gas ... l'inizio di un cammino insieme che (speriamo) ci porterà lontano riscoprendo un modo giusto ed equo di vestirci.