UNA RETE SOLIDALE
Fare rete significa tessere relazioni forti e durature, per noi si concretizza nella collaborazione tra artigiani tessili indiani e reggiani e Gas, lavorando fianco a fianco per realizzare una linea di abbigliamento sostenibile, rispettosa dell'ambiente e dei lavoratori.
Una rete ma anche un circuito locale e allo stesso tempo globale.
Una rete ma anche un circuito locale e allo stesso tempo globale.
Ad oggi la rete è composta da:
COOPERATIVA SOCIALE C.R.M. (Centro Reggiano Multifunzionale)
Nata nel 2009 a Barco di Bibbiano (RE) per dare un'opportunità di lavoro a soggetti socialmente svantaggiati si occupa di falegnameria, assemblaggio e tessile.
In risposta alla crisi e al crollo delle commesse, da impresa profit ha scelto la causa dei più deboli e degli emarginati ... così è nata la cooperativa sociale.
Per le famiglie del comune di Bibbiano e della Val d'Enza, C.R.M. significa opportunità lavorative per persone disabili o con problemi sociali e di adattamento.
Con l'apertura di un laboratorio nel centro di Bibbiano dove si eseguono lavori di sartoria, stiratura e riparazioni è già diventata un punto di riferimento per la comunità locale.
La Cooperativa Sociale C.R.M. è fatta di donne e uomini che non si sono arresi alla crisi globale ed hanno scommesso il loro futuro sull'economia solidale, per un cambiamento che è già realtà.
In risposta alla crisi e al crollo delle commesse, da impresa profit ha scelto la causa dei più deboli e degli emarginati ... così è nata la cooperativa sociale.
Per le famiglie del comune di Bibbiano e della Val d'Enza, C.R.M. significa opportunità lavorative per persone disabili o con problemi sociali e di adattamento.
Con l'apertura di un laboratorio nel centro di Bibbiano dove si eseguono lavori di sartoria, stiratura e riparazioni è già diventata un punto di riferimento per la comunità locale.
La Cooperativa Sociale C.R.M. è fatta di donne e uomini che non si sono arresi alla crisi globale ed hanno scommesso il loro futuro sull'economia solidale, per un cambiamento che è già realtà.
Entrate nel loro laboratorio e troverete Milena dietro la macchina da cucire assieme alle ragazze della cooperativa che maneggiano filo e tessuto per creare le vostre camicie.
Famiglie e singoli che si relazionano, fanno consumo critico, sono cittadini attivi per un cambiamento sociale ed economico a partire dai propri consumi quotidiani.
La volontà dei Gas reggiani di realizzare acquisti consapevoli anche nel campo dell'abbigliamento è stato il primo passo per la creazione di questa linea di camicie e dunque per un tessile pulito e locale.
Mettere le mani nella filiera, nei processi produttivi e diventarne parte vuol dire costruire un progetto dal basso assieme a chi realmente produce ciò che noi acquistiamo.
La volontà dei Gas reggiani di realizzare acquisti consapevoli anche nel campo dell'abbigliamento è stato il primo passo per la creazione di questa linea di camicie e dunque per un tessile pulito e locale.
Mettere le mani nella filiera, nei processi produttivi e diventarne parte vuol dire costruire un progetto dal basso assieme a chi realmente produce ciò che noi acquistiamo.
Grazie alla nascita del Gruppo Gas Tessile reggiano nel giugno 2010 si è concretizzata una reale partecipazione dei referenti provenienti da 9 diversi Gas del territorio, tutti coinvolti in prima persona nel creare i vestiti nuovi che vorrebbero.
Hanno scelto i modelli, deciso i tempi degli ordini e condiviso il processo di formazione del prezzo trasparente.
I referenti sono Tiziana, Daria, Sara, Julie, Daniela, Roberto, Giancarlo, Pietro, Riccardo, Vincenzo, Gianluca e Michele.
I referenti sono Tiziana, Daria, Sara, Julie, Daniela, Roberto, Giancarlo, Pietro, Riccardo, Vincenzo, Gianluca e Michele.
Nasce in India per opera di Alessandra L'Abate che ha creato una vasta rete tra i produttori del cotone nei villaggi rurali che lavorano in modo tradizionale utilizzano sistemi produttivi manuali.
Sono coinvolte migliaia di famiglie, principalmente donne che svolgono queste attività da secoli e che oggi si ispirano al modello del Mahatma Gandhi.
Weavers Wheel punta a: garantire un reddito dignitoso e un'equa redistribuzione dei guadagni per tutti i lavoratori della filiera, promuovere la coltivazione di varietà tradizionali di cotone con il metodo biologico, sviluppare collaborazione e amicizia tra i vari soggetti al fine di rendersi liberi dal giogo delle multinazionali e delle grandi industrie, rivolgersi principalmente al mercato locale, creare lavoro attraverso il riuso degli scarti di sartoria. Per il progetto INvestiRE si occupa di pianificare in India le fasi di produzione dei tessuti che verranno usati per confezionare i capi di abbigliamento. Il ricavato dalla vendita dei manufatti, oltre alla remunerazione dei lavoratori, viene reinvestito in progetti di sviluppo e di sostegno alla popolazione.
Da sempre punto di riferimento del Commercio Equo e Solidale in Italia, importa prodotti artigianali dal Madagascar, Brasile, Indonesia e naturalmente dall'India.
In provincia di Reggio Emilia gestisce le cinque Botteghe del Mondo, spazi dove i prodotti in vendita celano storie di artigiani che hanno trovato un'alternativa lavorativa più giusta e sostenibile per le loro famiglie e comunità.
La Coop.va Ravinala sostiene la rete Weavers Wheel, fornendo appoggio logistico nel magazzino di Reggio Emilia dove i tessuti attendono pazienti di poter essere trasformati in camicie da altri artigiani.
LAB.TER.RE. - Laboratoria territoriale reggiano di economia solidale
In provincia di Reggio Emilia gestisce le cinque Botteghe del Mondo, spazi dove i prodotti in vendita celano storie di artigiani che hanno trovato un'alternativa lavorativa più giusta e sostenibile per le loro famiglie e comunità.
La Coop.va Ravinala sostiene la rete Weavers Wheel, fornendo appoggio logistico nel magazzino di Reggio Emilia dove i tessuti attendono pazienti di poter essere trasformati in camicie da altri artigiani.
LAB.TER.RE. - Laboratoria territoriale reggiano di economia solidale